Mentre il dramma della pandemia imperversa costringendo l’umanità ad un isolamento forzato a Milano un uomo scruta fuori dalla finestra del proprio appartamento. Si sente imprigionato, crede di poter impazzire soffocato da quelle mura quando alla vista di un fattorino in bicicletta si accende in lui una lampadina, diventerà un rider, sarà questa la sua fuga.
Davide è un uomo vissuto che emana la freschezza e la vitalità di un adolescente ribelle. Alimentato da una straordinaria curiosità per il mondo che lo circonda e dalla convinzione ottimistica di poter contribuire a renderlo migliore ha militato sin da giovane tra le fila di numerosi movimenti sociali. Esperto di comunicazione si autodefinisce un “sociologo urbano mancato”.
Ama esplorare la città in sella alla sua bici, trae piacere dalla scoperta dei cambiamenti urbanistici, sociali e culturali che, con il trascorrere del tempo, interessano una Milano per lui senza veli.
Ciclicamente nella vita di Davide arrivano momenti in cui l’inseguimento spasmodico di nuovi stimoli e la ricerca impegnata di progetti capaci di restituirgli il senso del proprio stare al mondo cedono il passo alla stanchezza ed al bisogno di silenzi.